Crollo Ponte Morandi, quasi 100 animali salvati dai volontari nella zona rossa

Sono quasi 100 gli animali salvati dalla zona rossa in Valpolcevera. È questo il risultato di oltre un mese di volontariato per recuperare cani, gatti e coniglietti rimasti coinvolti dal crollo del ponte Morandi del 14 agosto scorso. Protagonista di questa impresa è stata l’organizzazione genovese di Volontariato Amore Vero, che dal giorno di Ferragosto 2018 si è messa al servizio per recuperare gli amici a quattro zampe nell’area di Certosa, anche loro dei veri e propri sfollati.

Dopo più di un mese di lotte, Veronica Venezia e i suoi volontari hanno aiutato e salvato oltre 96 animali adulti e cuccioli, di cui 42 gatti delle colonie e 38 mici14 cani3 conigli domestici delle persone costrette a lasciare casa propria senza più la possibilità di tenere con sé i propri compagni di vita. A fronteggiare questa drammatica situazione e sostenere l’associazione di Veronica nell’arduo compito di aiutare e curare gli animali sfollati, è intervenuta Almo Nature/Fondazione Capellino con una donazione di oltre 671kg di cibo.

Tutto è iniziato il giorno dopo il crollo del Ponte Morandi. Il 15 agosto Veronica Venezia, presidente dell’Organizzazione di Volontariato Amore Vero, era già in strada per dare sostegno ad Anna Crosa e alla sua colonia di mici ferrovieri, gli oltre 20 gatti che da sempre popolavano la zona rossa e che da quel momento non avevano più una casa. Quella fu solo la prima di tante disperate richieste d’aiuto: non solo per i gatti randagi che abitavano sotto il ponte e nelle zone limitrofe, tra cui i mici della colonia dell’isola ecologica Amiu di Genova, ma anche per i numerosissimi animali domestici degli sfollati che dovevano essere portati in salvo, aiutati e ricollocati.

Molte le persone che dovevano recuperare i propri compagni animali, rimasti imprigionati nelle abitazioni d’un tratto diventate inaccessibili. Come Christian, un giovane che si è ritrovato improvvisamente sfollato, senza la possibilità di tornare a casa sua e costretto a lasciare da soli nello stabile i suoi due mici.

«Il lavoro per portare in salvo le colonie feline, fuori dalla zona di pericolo e di possibili nuovi crolli, è stato lungomacchinoso e estremamente delicato – racconta Veronica Venezia, presidente di Amore Vero Organizzazione di Volontariato – Coadiuvati dai colleghi di Agriambiente abbiamo spostato lentamente i punti pappa, in cui i mici forastici erano soliti nutrirsi, sempre più verso l’esterno, ai confini della zona rossa, per poi catturarli, portarli in salvo, curarli e smistarli in luoghi accoglienti e sicuri. Anche cercare nuove sistemazioni e stalli per tutti questi animali, randagi e domestici, non è stato facile; oltre a numerosi privati che si sono offerti per stalli casalinghi, a oggi, le strutture che li ospitano dandogli una nuova casa e una nuova vita sono l’Oasi dei Mici Felici Onlus, il Canile del Monte Gazzo e l’Associazione I Gatti del Nettuno».

«Questa catastrofe ci tocca particolarmente da vicino. Aiutiamo associazioni e organizzazioni in difficoltà in tutta Italia/Europa, ma il nostro cuore è a Genova. Non potevamo rimanere indifferenti a una tale tragedia, proprio qui, nella città che ospita la sede Almo Nature e nella quale viviamo” spiega Camila Arza Garciaresponsabile dei progetti solidali di Almo Nature/Fondazione Capellino».

 

FONTE MONTELOCALE.IT

Updated: 6 Ottobre 2018 — 7:53 am