Replica di Rivoluzione Animalista alle Guardie Zoofile: “Pesanti incongruenze nella vicenda dello stagno di Sannicola”

NARDO’ (Lecce) – Il Coordinatore Regionale Puglia per Rivoluzione Animalista, Federica Greco, replica con una nota al comunicato delle Guardie Zoofile Agriambiente di Nardò, pubblicato sulla nostra testata il 26 giugno scorso, dal titolo “Volatili e tartarughe dal Comune a una piazza pubblica di Sannicola, Guardie Zoofile: nessun maltrattamento”:“L’articol non fa altro che confermare l’ipotesi di detenzione illegale da parte del Primo Cittadino di una specie di tartarughe, ormai ritenuti animali d’affezione, in particolare di due Trachemys Scripta Scripta e di una Trachemys Scripta Elegans. La Commissione Europea, con il Regolamento n. 2551/97, ha sospeso l’introduzione nella Comunità Europea di T. s. elegans. Il 18 dicembre 2000 la sottospecie è stata inserita nell’allegato B del Regolamento CE n. 338/97 e ss.mm.ii.; infine, con il Regolamento CE n. 2087/2001, ne è stata definitivamente vietata l’importazione, anche di ibridi. Anche se ora sono state posto sotto sequestro al proprietario , comunque le stesse hanno stazionato per un periodo in un’area pubblica di appartenenza all’amministrazione. Ciò detto, il Sindaco ha violato palesemente la normativa vigente. Il Partito Rivoluzione Animalista è dall’inizio che sta seguendo la vicenda, con pubblicazione di comunicati e video che attestino questa situazione di disagio, non solo delle tartarughe ma anche di sei anatre di varie specie, presenti nel parco PETER PAN, acquistate con determina N. 161 DEL 10-06-2021.

 

Come rilevato – continua la nota –  dai sopralluoghi effettuati dal Coordinatore Regionale Puglia , Federica Greco, in collaborazione con un Dirigente Regionale delle guardie zoofile del posto, più volte documentato dalla stessa, il luogo è poco adatto alla sopravvivenza dei volatili poiché non sono rispettate le norme sancite dalla L. 189/2004. In primis manca un abbeveratoio per le anatre che sono costrette a bere nell’acqua stagnante del piccolo laghetto nelle quali, purtroppo sono presenti anche deiezioni delle stesse. L’impianto idrico di ricambio dell’acqua è inesistente, vi sono presenti solo tre tubi per aggiungere acqua , data l’esposizione costante al sole e alla sua inevitabile evaporazione, con conseguente mancanza di punti d’ombra per i poveri animali. Nel ricambio dell’acqua accade che i tubi , rivolti verso l’esterno, bagnino la terra circostante al laghetto , creando una fanghiglia che le anatre portano nello stesso rendendolo acquitrinoso. Dall’inaugurazione avvenuta il 10 giugno ad oggi, inoltre , non si è mai assistito alla pulizia della vasca, che risulta essere melmosa. Pertanto , riprendendo le parole citate nel suddetto articolo, dal nucleo di Polizia Giudiziaria delle Guardie Zoofile di Nardò, Coordinate dal Dir.te Antonio Russo, che hanno effettuato, su disposizione della Procura di Lecce, un ulteriore sopralluogo di accertamento, gli agenti sul posto non hanno ravvisato gli estremi di maltrattamento. Hanno , però come più volte detto, constatato che l’impianto di riempimento dello stagnetto non era funzionante per un problema tecnico, a loro dire subito fatto ripristinare dal Comune. Pur ritenendo che le Guardie Zoofile abbiano fatto il loro dovere, le incongruenze sono troppe, per altro documentate, ed alla fine chi ne paga le conseguenze sono gli animali. Il nostro dovere di Partito e non di associazione come è stato riportato, è di provvedere alla tutela e al benessere di tutti gli animali presenti sul territorio.”

FONTE WEB corrieresalentino.it

 

Updated: 7 Luglio 2021 — 7:16 am